Nomi e storia di luoghi di Dorgali (2°parte) Andrea Deplano
Foto di Alba a Cartòe di Angelina Carta
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Foto di Alba a Cartòe di Angelina Carta
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Foto di Tomba dei giganti di Lottoni di Maria Pira
Nomi e storia di luoghi di Dorgali (1°parte) Andrea Deplano Leggi tutto »
cabillu [ka’billu] con sonorizzazione ([k]>[g]) agg. legato a ballu. Indicava il ballo tipico de is cabillus. Del ballu cabillu si dice che sia nato nel corso del XIX secolo presso le popolazioni dell’Ogliastra e della Barbagia, tuttavia, non esistono attestazioni storiche in questo senso. La produzione sonora del
Ello [’ello] Relig. Appartiene al linguaggio del quotidiano di ogni varietà linguistica della Sardegna e, stante l’abbondante uso, risulta impossibile inquadrarlo in una classificazione grammaticale. Si impiega per rafforzare una affermazione, si usa per introdurre una domanda, sottolinea una palese evidenza: vive nel segno dell’antifrastica come nel parlare familiare, amicale, gergale e nel linguaggio formale.
Dinghi dinghi sa viola è l’inizio del testo di una quartina variamente articolata nella seconda parte, i versi 3° e 4° ma, in ogni comune sardo sono noti i primi due versi. Quello che non si conosce è il significato di quel dinghi iniziale presente in forma iterata, ma anche le altre
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A duru du du [a ’duru du du] interiez. La frase si trova nel canto delle voci soliste che intonano il ballo sardo. Finora è stata totalmente ignorata a favore di una piccola parte di essa (duru) che i dizionari riportano in forma iterata duru-duru, come realmente esiste nel canto ma che allontana il
L’abitante della Sardegna tende a sottrarre valore ai propri conterranei come ha validamente sostenuto e avvalorato la chiarissima Nereide Rudas (L’isola dei coralli). Sarà capitato a ciascuno di noi di sentire affermare: “Su Sardu no est bonu a facher nudda. Sos de Milano, mì, sos de continente, ma no nois! / Il Sardo non è
La viabilità della Sardegna in epoca nuragica Leggi tutto »
Am-ba-yè [amba’jε] (Orosei) Relig. e Mus. Il culto del Dio Toro vive nella polivocalità sarda tradizionale ma, non è l’unica sorpresa. La venerazione del Toro sul continente europeo è attestata in pitture rupestri fin dalla fine del Paleolitico superiore (vd Altamira, Spagna, 18.500-14.000 e Lascaux, Francia, 17.500). Alcune raffigurazioni presentano tori partoriti da una dèa
VENTANAS Materiales e Maneras de limba e cultura sarda pro sas iscolas CD-ROM 2000 Nasce dopo lunghe esperienze e ricerche condotte quotidianamente nella didattica delle lingue straniere, nella partecipazione in qualità di formatore a corsi di formazione e aggiornamento agli insegnanti di scuole di ogni ordine e grado, dopo innumerevoli pubblicazioni sulle forme di espressione