Canto e poesia hanno uguale significato e sostanziano un identico lessico.

Il percorso di conoscenza della poesia si snoda intorno al concetto di invenzione creativa come gioco linguistico con cui incantare, segnare processi identitari, aprire e chiudere il cerchio della vita, articolare il divertimento.

Mio nonno materno improvvisava versi e componeva poesie.

Mia madre ereditò quella ‘vena’.

Noi bambini ballavamo sul grembo delle madri e delle nonne.

Si edificava il senso del ritmo e si apparecchiava il ballo nel segno dell’appartenenza familiare, comunitaria e identitaria.

Si insegue armonia per tessere suono e parola attraverso il canto in strofe.

E si fa musica, ritmo, ballo per stabilire nella memoria il ricordo dell’incanto dei momenti vissuti con gli altri.

L’immersione nella poesia sarda apre alla conoscenza del teatro etnologico, della musica della tradizione, della storia fattuale e della religione.

Passa attraverso la politica e le lotte sociali. Racconta l’essere popolo.