Toponimi B

Bb

 

babbu [’babbu] s.m. Padre. Babbo. compare in Topon. Su babbu mannu [šu ’babbu  ’mannu]. <base etimologica si trova nel sem. akk. e arab. ab-abi ‘grand-père / nonno’, ebr. āb ‘padre’,  akk. abu ‘un père, un ancêtre / un padre, un avo’ (OCE, II, p. 507), vd mannu.

 

bacu (Su) [’bacu] con Afèresi di b- [’šu ’acu] s.m. Geol. Avvallamento. Canale. Vallo. Canalone. Forra. compone Topon. su (B)acu [šu ’acu], su (b)acu (d)e su Bobbói [šu ’acu e ssu bbob’boi], su (b)acu (d)e Chindamu [šu ’acu e ’kiYḍamu], su (b)acu (d)e Sarachinu [šu ’acu e šara’cinu], su (b)acu (d)e Surtana [šu ’acu e ’šurtana], su (b)acu (d)e non-bie(t)-boe [šu ’acu e nom ’bie ’bboe], su (b)acu (d)e Trammammele [šu ’acu e ᵵrammam’mele]. <ebr. bakah ‘canalone infossato’ (S. Dedola, Topon., p. 214).

 

badde [’baḍḍe] con Afèreri di b- s.f. Geol. Valle. compone Topon.: Badde s’abbacana [’baḍḍe š abba’cana], Badde (d)e sos aradores [’baḍḍe e ssoš ara’ᵭores], Badde (d)e Doronè [’baḍḍe e doro’ne], Badde (d)e sa (f)icu [’baḍḍe e ssa ’icu], Badde (d)e (F)ùili [’baḍḍe e ’uili], Badde (d)e Ittiorè [’baḍḍe e ittio’re], Badde longa [’baḍḍe ’lɔnga], Badde manna [’baḍḍe ’manna], Badde (d)e marruju [’baḍḍe e mar’ruju], Badde (d)e Onnappeppa [’baḍḍe e onnap’peppa], Badde (d)e Pulicosa [’baḍḍe e puli’cɔša], Badde ruosa [’baḍḍe ru’ɔša], Badde (d)e su rosariu [’baḍḍe e ssu ro’šariu], Badde ruja [’baḍḍe ’ruja], Badde (d)e su tricu [’baḍḍe e ssu ’ᵵricu]. <sum. bad ‘aprire un canale, scavare’ e vd anche bala ‘versare, inondare’ (OCE, II, p. 604) e ciò vale non solo per l’avvallamento ma anche per i canali di scorrimento delle acque; lat. vallis.

 

Bados1 [’baᵭos] Topon. e Idron. su rieddu (d)e Bados [šu ri’eḍḍu ε ’baᵭoš] sotto Pradonos e Icorè. raccoglie le acque di depluvio dei rilievi d’intorno e quelle di Gurosai. <base etimologica è sum. bad ‘stare separato’, lat. uādum.

 

Baluvirde [balu’βirdε] Topon. a poche centinaia di metri a N dell’abitato con chiesa dedicata alla Madonna di Baluvirde (Val verde). Nel novero delle festas de pandèla festeggiate fino agli ultimi decenni del XX secolo, la sua celebrazione ricorreva la prima domenica di maggio e la chiesetta, provvista di locali per i nuinantes, risulta presente già nel XVII secolo nei pressi de Sa tuppeddie e di Santu Juanni (d)e Oroviddo. Il culto della Madonna di Baluvirde si diffuse attraverso la dominazione catalano-aragonese, vd  la cansò algherese de Nuestra Sagnora de Valvèlt (G. Bottiglioni, Vita sarda, p. 263), come il culto nel santuario catanese (fine agosto). È probabile che il culto di questa Madonna si sia sovrapposto ad un culto pagano diffuso in area mediterranea. <il lemma Balu potrebbe avere origine in lat. pālus ‘palo’ con base nell’akk. paglu ‘saldo’, incrociato con akk. palûm ‘palo, stanga’ (OCE, II, p. 502), ma la base etimologica potrebbe essere piuttosto gr. φαλλός ‘membro virile’, da akk. ba’ālu ‘essere molto grosso’; sono i culti cananei di Baal (Ba’al), dio della fertilità che hanno influenzato i riti fallici in molti paesi mediterranei: cfr akk. balāṭu ‘la vie, la vigueur / la vita, il vigore’ (OCE, II, p. 303). La seconda parte (v)irde non sembra affatto indicare il colore verde (?); la sua base etimologica si ravvisa in akk. irde, išdu ‘le tronc / il tronco’ ed il riferimento è al fallo di Baal: balu(v)irde significò ‘il tronco di Baal’. Il nuovo tempio cristiano forse fu eretto su un antico sito dedicato alla prostituzione sacra presente alla periferia dell’abitato di Santu Juanni de Oroviddo: è opinione diffusa, ma non suffragata da prove, che quel sito corrisponda alla romana Viniola.

 

Baralla [ba’ralla] Topon. in Oddoène. Oggi ingloba anche microtopon. come Sa (b)adde (d)e sas contzas. È in gran parte terreno collinare, oggi quasi interamente vitato. <in altri comuni è soprannome forse per caratteristica dell’indole dell’individuo con riferimento al cat. baralla ‘lite, litigio, discussione’, mentre per il topon. dorg., unica base etimologica può derivare da dorg. fara ([f]>[v]) ‘verga, bastone’ da akk. par’u par’u, pir’u ‘bourgeon, pousse, rejeton / gemma, germoglio, pollone, virgulto’ e cfr anche la base di aram. parā ‘fioritura’, arab. far ‘germoglio’ e fara‘ ‘chioma’ (OCE, II, p. 411) + suff. –alla, –allia indicante ‘insieme di’, in origine doveva essere unu lidonarzu, terreno ricoperto di corbezzoli dalla caratteristica abbondanza di polloni: il terreno leggermente pesau (in pendìo) consente la crescita del corbezzolo.

 

Barchileddos (Sos) [šor barki’leḍḍos] Topon.

 

Barcu (Su) [šu ’barku] Topon. <dal nome Bot. della viola (Viola hirta L.) o della violacciocca (Mathiola incana (L. R. Br.). Base etimologica è akk. warāqu, warqu ‘vert, jaune-vert / verde, giallo-verde’.

 

Bardinos (Sos) [šor bar’dinos] Topon.

 

Barisone [bari’šone] con Afèresi di b- Antropon. e Topon. Sa cheja de (B)Arisone [ša ’ceja e ari’šone], S’iscaledda (d)e (B)Arisone [š iška’leḍḍa e ari’šone]. Il nome Barisone appartenne anche a Giudici della Gallur di cui Dorgali fece parte fino al 1288. Alla morte di Comita III di Arborea, nel 1146, il giudicato di Arborea passò nelle mani del figlio Barisone I de Lacon-Serra. Il nome Barisone ricorrerà anche negli altri giudicati ma Barisone I riveste grande importanza nella storia giudicale. All’indomani della successione a suo padre organizzò una conferenza internazionale per la pace a cui presero parte gli altri tre giudici (Cagliari, Torres, Gallura), il vescovo di Pisa ed il legato pontificio. La pace che ne derivò durò quindici anni. Ripudiata la moglie Pellegrina de Lacon (1157) da cui ebbe cinque figli, fu accreditato alla corte di Barcellona e sposò Agalbursa, figlia di Poncio de Cervera visconte di Bas (in Catalogna). Alleatosi con Genova nella lotta contro Pisa, invase il giudicato di Cagliari per imporvi un ligure. I giudici di Torres e Gallura gli dichiararono guerra ma, superato il conflitto, Barisone chiese, attraverso Genova, che Federico Barbarossa lo riconoscesse re di Sardegna. Nel 1164, dietro pagamento di una grossa somma di marchi d’argento e di un vassallaggio annuo all’imperatore, Barisone I fu incoronato re di Sardegna. Fino al 1171 rimase ostaggio a Genova per non aver risarcito il denaro anticipato dalla repubblica marinara ligure per la sua incoronazione e, la moglie Agalbursa regnò in suo nome; morì nel 1185. I giudici-re della Sardegna seguivano una tradizione già nota ai tempi del re Salomone. Il salto di Oddoène fece sempre parte dei terreni demaniali, non soggetto a feudo, riservato come terreno di caccia per i giudici. Il popolo poteva pascolarvi il bestiame solo di giorno e farvi legnatico e ghiandatico per il bisogno personale o familiare. Nel salto si trovano nomi di luogo che ripropongono nomi di giudici come Barisone, Torbeno, (G)Antine, a cui erano intitolate parti del territorio. <base etimologica è akk. barû ‘examiner, observer attentivement, regarder, surveiller, inspecter / esaminare, osservare attentamente, guardare, sorvegliare, giudicare’ + sūnu ‘lieu de protection / luogo di protezione’ col significato complessivo di ‘luogo dove (persona che) giudica e officia i servizi divini’.

 

bena [’bena] con Afèresi di b- s.f. Topon. la contrazione dell’articolo, in presenza di Afèresi, comporta la grafia S’Ena per S(a) (B)ena. [š ’ena]. ~. ~ Arasuli. ~ (d)e Iloghe. ~ (d)e Santu Pantaleo. ~ (d)e su linu. ~ (d)e Thomes. si trova anche al pl. Sas Benas [šar ’benas]. <base etimologica è akk. ēnu ‘une source d’eau / una fonte d’acqua’.

 

Bia (d)e ebbas [’bia e ’ebbas] Topon. >bia. col significato di ‘passaggio delle giumente’.

 

Biascottai [biaš’kottai] Topon. a N di Ponte su seccattu, confina con Muru cunzau. Predosa e Taccàdu. Fra il territorio di Muru cunzau e Biascottai sorgeva il villaggio di Muru, spopolato, da cui cunzau ‘chiuso’, entro la fine del XIV secolo. Alla periferia di Galtellì, sulla SS 129, si inerpica la strada provinciale che porta a Dorgali per almeno 4 km. La sommità dell’altopiano basaltico che si raggiunge è alquanto elevata rispetto al punto di partenza dalla Trasversale sarda. In quella sommità si trovano i territori di Biascottai, Predosa e Muru cunzau. <base etimologica di Biascottai è akk. bī’u ‘une ouverture, un orifice de sortie, une gouttière, une rigole d’évacuation / cammino, passaggio di uscita, sgocciolatoio, canale di scolo’ + akk. šēḫū ‘élevé / alto, elevato’ + –ta terminazione agg.le e sost.le e suffisso territoriale -ai: bī’u seḫû-ta-ai > Biascottai ebbe il significato originario di ‘passaggio elevato’.

 

Biddiriscottai [biḍḍiriš’kottai] Topon. sul mare di Gonone sotto Margheddìe, su una falesia di pietra calcarea, esempio di carsismo. Arrivarci è impresa per scalatori, come gli antichi caprari Dorgalesi che scendevano da Ghirvéri fino al mare, da cui c’è una difficile scalata a salire fino alla mèta. È una grotta [’rutta ’e biḍḍiriš’kottai] su una falesia. Dalla volta scende dell’acqua. Info: Nanneddu Cambone e Tonino Deplano (24.09.2021). <alla base di questo strampalato nome potrebbe esserci il composto akk. bēt pūli ‘entrepôt de calcaire / magazzino di calcare’ + akk. šēḫū ‘élevé / alto, elevato’ + –ta terminazione agg.le e sost.le + suffisso territoriale –ai: bēt pūli seḫû-ta-ai > Bi-ddi-ri-sco-tt-ai poté avere il significato originario di ‘magazzino di calcare elevato’. A Gonone esisteva certamente la possibilità di estrarre con facilità del materiale lapideo di tipo calcareo dai monti che separano Dorgali dal mare ma, forse, anche la grotta servì da cava per blocchi di calcare. In alternativa, stante la caduta di acqua dolce dalle concrezioni della volta della grotta, si può pensare ad akk. bibil ‘la fuoruscita (di acqua)’ + ṣiḫūti ‘que l’on souhaite / che si desidera’, la cui catena fonosemantica fu bibil-ṣiḫūti >biddir-i-scott-ai per una acqua assai pesante ma, vitale per dissetarsi.

 

Biduai [biᵭu’ai] Topon. sul Frummeneddu in regione di Oddoène. Le piene del Frummeneddu esondano spesso a Biduai. <base etimologica è akk. bī’u ‘une ouverture, un orifice de sortie, une rigole d’évacuation / una apertura, un orifizio di uscita, un rivolo di evacuazione’ + suffisso territoriale –ai.

 

Bilichinzos [ili’cindzos] con Afèresi di b- o assunzione di f-. Topon. nella regione di Lanaitto. Sulla resa grafica (b>f) vd alla voce filichinzu.

 

Biriculi [biri’culi] Topon. microtopon. in Oddoène. Nurache (d)e Biriculi [nu’raχε ε biri’χuli]. <base etimologica è akk. biri * ‘au sein de, entre / in seno a, fra’ + ḫūlu ‘chemin à suivre, direction à prendre, route, voyage / cammino da seguire, direzione da prendere, strada, viaggio’. I due componenti l’ipotesi etimologica aiutano a capire che il nurache Biriculi si trovava ‘in mezzo, a metà’ della strada che passa da lì a poca distanza: la strada di collegamento fra Cagliari e Santa Teresa. Questo attesterebbe che tale arteria della costa orientale della Sardegna era presente in epoca nuragica e non già opera della dominazione romana. Di contro, i Romani denominarono Meanèsa (sito poco distante) la metà della stessa strada. Nell’arco di poche centinaia di metri si hanno due nomi di luogo di epoche diverse per indicare lo stesso assunto. Lo stesso nome compare anche in territorio ogliastrino: forse nacque a seguito di misurazione della strada per voler segnare lo stesso significato e, ad una nuova misurazione venne spostato; anche nel caso ogliastrino la voce di epoca nuragica indica la metà del percorso.

 

Biriddo [bi’riḍḍo] Topon. <doveva essere un luogo di adorazione del Dio Sommo ed il nome dovrebbe essere nato alcune migliaia di anni prima della nostra era. La base etimologica è akk. bīru 2) ‘jeune taureau / giovane toro’ + ilu ‘dieu, divinité / dio, divinità’ cfr ebr. el e ugar. ìl. Sul culto del Dio Toro nell’isola ci sono innumerevoli testimonianze a partire dal sum. am-ba ‘Dio Toro’ della Voche seria del canto a tenore di Orosei.

 

Biristeddi [biriš’teḍḍi] Topon. in regione di Iloghe. Si trova in prossimità dell’orlo del plateau. <base etimol. sembra un composto akk. biri – * ‘entre, parmi, au sein de / fra, in seno a, dentro’ + ṣēlu ‘côté, flanc, bord’, biri-ṣēlu > Biristeddi indicò la posizione del sito ‘dentro il bordo (del fiume Cedrino)’.

 

Bittelotte [bitte’lotte] Topon. si trova nel salto di Orroùle, in direzione N. Suolo non drenato, è terreno seminativo e pascolativo, percorso dai rivi di precipitazioni stagionali. <base etimol. un composto akk. bītu ‘magasin, réserve / magazzino, riserva’ + lu ‘ramoscello’, col significato complessivo di ‘magazzino di ramoscelli’ per le sterpaglie che vi crescono.

 

Bittiorè [bittio’re] Topon. condiviso, perché al confine, con Galtelli, sulla riva sinistra del fiume Cedrino. <base etimol. è un composto akk. bītu, ebr. bayit, arab. bayt, fenicio e ugar. bt, ‘maison / casa’ + urru ‘lumière, jour / luce, giorno’, col significato complessivo di ‘la casa della luce’. cfr con Iscrittiorè e vd esposizione di Bittioré 40°20’1.25”N9°32’56.24”E – Iscrittioré 40°16’57.27”N9°36’51.95″E.

 

Bodale [bo’ᵭale] Topon. confina con Cascoza. Esteso una decina di ettari a N di Dorgali. È terra vulcanica, perfettamente drenata e ottima per vigna. Sta alla base del rilievo di natura vulcanica chiamato Pirischè o Sa costa, si potrebbe definire unu costalinu perché in leggero pendìo. <base etimologica è akk. būdu ‘épaule / spalla’ + suffisso agg.le –ale. L’aspetto assai curioso è che budu è parola sarda a pieno titolo e vive nell’agg. disabudu (vd) ma ha preso il suffisso agg.le –ale come fosse un lemma latino.

 

Bonucamminu [bonuχam’minu] Topon. nella valle di Oddoène con chiesa campestre. >bonu + camminu.

 

Bonuiloghe [bonui’loge] Topon.

 

Borrosca [bɔr’rɔška] Topon. in regione di Lanaitto: S’ungrone (d)e Borrosca. >vd etimo di Borroscai.

 

Borroscai [bɔrrɔš’kai] Topon. in regione di Orroùle. Si trova nella parte bassa della concavità descritta da Orroùle e raccoglie tutto il dilavamento delle pareti dei contrafforti cirscostanti. <base etimologica è un composto sum. bur2 ‘to release / mettere in circolazione, diffondere’ + bab. rūšu ‘boue, fange, vase / fango, sporcizia’ + sum. ka ‘mouth / bocca, orifizio, foce’, in origine bur-rūšu-ka > borrosca significò ‘luogo in cui si concentra la sporcizia’ + suff. territoriale -ài.

 

Bovori [bo’βori] Topon. in Iloghe, quasi alla fine del plateau verso N, inizia a calare l’altitudine del pianoro e degradare verso la piana di Galtellì. Nel territorio che porta il nome di Bovori insiste una fontana e, proprio da quella nasce la denominazione: Funtana Bovori. <sum. bur3 reduplicato ‘breccia, buco, fosso, sorgente’ + i ‘to bring out / portare fuori, far uscire’, bu(r)bur-i >buvuri >bovori.

 

Brandanu [braY’ḍanu] Topon. Il lemma, dalla Baronia Alta alla Gallura, è cognome. A Dorgali costituiva il limite nord-occidentale dell’agglomerato de sa Serra, la periferia dell’abitato in epoca medievale e fino a tempi recenti. Funse da sversatoio e immondezzaio a causa delle pareti precipiti, sovrastanti su rieddu (d)e su (b)acu. Oltre le mura di cinta esisteva solo l’attuale via del Pellegrino, perché i viandanti e i mendicanti dovevano stare ai margini, non essendo loro concesso l’ingresso entro le mura. Il nome potrebbe derivare da un «santo Brandano (latino Brendanus, Brandanus; irl. Brénainn), monaco irlandese vissuto verso la metà del sec. VI, fondatore e abate di Clonfert (Cluain Ferta). Le sue gesta sono spesso confuse con quelle dell’omonimo e coevo santo di Birr, pure irlandese» (Treccani) e vd anche M. Pittau (DCS, 128). <base etimologica sembra akk. barāru ‘scintiller, briller / scintillare, brillare’, ebr. bā’ar ‘to burn / ardere’, (OCE, II, p. 631) e cfr DELI alla voce brandire «germ. *brand ‘tizzone’. Il passaggio semantico più prob. è il seguente: ‘tizzone ardente’ > ‘lama (lucente) della spada’ > ‘spada’. Anche brandire ha i suoi antecedenti in area galloromanza (fr. ant., provenz. brandir)».

 

Brilliottu (Su) [šu brilli’ottu] Topon. in sartu de Oddoène.

 

Brusaerru [bruša’erru] Topon.

 

Buca de Irghiriai [’buca e irgiri’ai] Topon. vd Ghirveri.

 

Buca (d)e (b)entu [’buca e ’entu] Topon. sul monte Tulùi.

 

Buchiarta [buci’arta] Topon. sopra Cala Luna. >buca + arta. Si tratta di un valico, un passaggio. Si ocannu m’approvan a quarta / mi dia comporare unu libreddu / sas poesias de Luca Cubeddu / su Prade bandidu in Buchi-arta (P. Pireddu, Est semper ora, p. 71).

 

Budullai [buᵭul’lai] Topon. in regione Iloghe. Si tratta di terra particolarmente fertile e irrigua (contiene la fonte de S’abba noa) dove ogni tipo di bestiame allevato è florido (info: Istène Sale). <base etimologica è akk. būdu ‘pecora, armenti’ ma può anche intendersi akk. būlu ‘bétail, animaux d’élevage / bestiame, animali di allevamento’ + akk. lā’iu ‘capable, compétent, habile, doué / capace, competente, abile, dotato’.

 

Buscai [buš’kai] Topon. in regione di Iloghe, al confine con il territorio di Oliena. Su (g)ollei (d)e Buscai [šu ol’lei ε buš’kai] confina con Sas toculas. Si tratta di un altopiano basaltico. <base etimologica è sum. bur ‘to tear out / staccare’ + kud ‘to cut / tagliare, separare’: il riferimento è ai sassi e ai ciottoli di quel territorio e la –i finale è suffisso di tipo territoriale ebr.

 

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