Toponimi U

Uu

 

ulumu [’ulumu] 1 s.m. Bot. Olmo comune (Ulmus minor Miller) Artig. Il legno si utilizzava per fabbricare parti del carro e per i quarti delle ruote. Dalla corteccia si ricavavano fibre per intessere cordami e stuoie. Non è pianta mediterranea, quindi, non ha storia remota nella nostra isola. e s’abbratzat a s’ulumu sa (f)ide (P. Mossa, S’isula de sa fortuna). 2 Topon. S~ [š ’ulumu], in regione Iloghe, affianca il Cedrino sulla sponda sinistra, il rieddu (d)e Dughine e la funtana (d)e Istrillacanes. <se ci attenessimo alle particolarità di sfruttamento della pianta la base etimologica sarebbe akk. u’lum ‘legare’ ma il Topon. dove pure esistono alcune piante di olmo, ha base etimologica in sum. ulum ‘fruttifero’ (da ul ‘frutta’).

 

ungrone [un’grone] s.m. Angolo. Cantuccio. Andat da-e ungrone in ungrone a cuas-cuas: Va da un angolo all’altro nascondendosi allo sguardo della gente. In sungrone (d)e sa bòveda b’at taddarànu: [i ss un’gron ε ssa ’boβεᵭa b a ttaḍḍa’ranu] Nell’angolo del soffitto c’è una ragnatela. S’ungrone (d)e s’iscopa [š un’gron ε ss iš’kɔꝑa] Il ripostiglio della scopa. Metaf. per angolo meno nobile della casa.  Topon. S’ungrone (d)e s’ifferru (sopra Sant’Elène), S’ungrone (d)e sa mesa (sopra Ghivine). in toponomastica si intende un angolo in ombra per buona parte della giornata, esposto al sole unicamente nella mattinata oppure nel pomeriggio con posizionamento E, N-E (Sant’Elène) o W (Pirischè, Ghivine). <base etimologica è sum. unu ‘sito, luogo di residenza’ + ḫur ‘intagliare’ col significato originario di ‘luogo appartato’ + suff. –one (S. Dedola, Faeddarzu, p. 1351) e cfr Semerano in aneddu.

 

Sungrone (d)e sifferru [š un’grone e s if’ferru] Topon. (sopra Sant’Elène). Il termine inferru [if’ferru] è accatto colto inerente la religione cristiana. Non si vede alcun legame semantico con la terra di Sant’Elène, fatta salva la sua natura vulcanica risalente ad oltre tre milioni di anni prima di oggi. Pertanto, s’ifferru ha altro significato. <base etimologica è akk. siparru ‘bronze: objets en bronze / bronzo: oggetti in bronzo’. La trafila fonetica si articola su p > [f], siparru > sifarru > s’ifferru. Il significato originario del Topon. dovette essere ‘luogo destinato alla produzione di oggetti di bronzo’. Una valle di siparru esiste anche in Gallura.

 

Sungrone (d)e sa mesa [š un’grone e ssa ’meša] Topon. (sopra Ghivine sul versante Gonone). Si potrebbe ipotizzare una sopravvivenza di cast. mesa per descrivere un altopiano ma sarebbe l’unico caso sardo in sostituzione di golléi. Né è il caso di pensare a tavola o tavolata per banchetti. Non resta che ipotizzare una paronomasia. <Il topon. in esame è esposto a W (info: Innassiu Mura). Il sole vi giunge dopo aver raggiunto lo zenith e lo riscalda fino al tramonto. Oltre all’etimo di ungrone a cui si rinvia, si richiama il mesopotamico Šamaš ‘dio Sole’, ebr. šeméš, e cfr akk. šamû e ugar. šmm ‘cielo’. È verosimile che le popolazioni nuragiche presenti a Ghivine e dintorni, avessero in unu- ḫur-šeméš un luogo di culto al Dio Sole.

 

Urvale Su [šu ur’vale] Topon. a ridosso de Su rieddu de su (b)acu, prima de Su cossu. <vd urva. ma potrebbe anche essere Bot. survale (Equisetum palustre) ‘equiseto’ (M. Pi.: 775).

 

Usartana [u’šartana] Topon. Serra Usartana [’šεrra u’šartana] Microtopon. nella valle di Oddoène.

 

Utzulei [uttsu’lei] Topon. Superato il guado di Trucu (d)e murtas, si presenta come una radura sulla riva sinistra di Frummeneddu. Vi si trovano dommos de janas e tomba dei giganti, i resti di un villaggio nuragico ed anche i resti della strada che da Tibula (Santa Teresa di Gallura) giungeva a Kàralis (Cagliari). <base etimologica sembra akk. uššē ‘les fondations / le fondamenta’ + ullu ‘une enceinte de fortifications, une courtine, une muraille / una cinta di fortificazioni, una cortina, una muraglia’: insomma, nel luogo detto uššē-ullu > utzulei sorsero ‘le fondamenta di una cinta muraria di fortificazione’.

 

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