Toponimi N

Nn

 

Nastallai [naštal’lai] Topon. in sartu de Iloghe, sta sul bordo del plateau in una posizione di dominio su altri territori. Vi è un pozzo di epoca nuragica. <base etimologica è akk. naṭālu (leggi nastalu) ‘(être capable de) voir, regarder, contempler / (essere capace di) vedere, guardare, contemplare’ + lā’iu ‘capable, habile, doué / capace, abile, dotato’, è ripetuto il concetto di ‘capace’ presente nella prima parte del lemma come nella seconda, assume forma esaltativa ed il composto naṭālu-lā’iu > Nastallai in origine significò ‘(luogo) da cui è possibile vedere, guardare, contemplare’.

 

Neulè [neu’le] Topon. lungo la riva destra del Cedrino, a N di (gh)Iriai, di cui continua le pareti precipiti modellate dall’erosione delle piene del fiume Kitrinu. Nel territorio sono presenti due nuraghi: Nurache Ruju e Nurache Neulè. Il topon. ricorre anche come Pischina Neulè. La zona è posta alla base dei rilievi che si trovano a E della SS 125, alcuni dei quali (Tenosule, Oddurue…) ricchi di acque: spesso, a causa di abbondanti precipitazioni, il territorio di Neulè riceve importanti inondazioni da quei territori soprastanti. <La vicinanza fonetica con la parola nebbia (dorg. néula) ha fatto pensare che all’origine del topon. ci fossero le brume del Cedrino e del suo invaso. Invero, base etimologica è akk. nā’ilu ‘vallée inondée / valle inondata’, cfr nīlu ‘l’inondation d’un champ / l’inondazione di un campo’.

 

Nicola [ni’cɔla] Antropon. m. Nicola. A questo santo erano dedicate ben due chiese, una nell’abitato ed una fuori dell’abitato. 2 Topon. Santu ~.

 

Noriolo [no’riolo] Topon. nel salto di Iloghe. All’interno svetta il nurache omonimo. Nel corso degli anni ’80 del XX sec., una formazione di canto a tenore assunse il nome di Tenore Norìolo. <base etimologica sembra essere uno stato costrutto akk. nūru ‘lumière / luce’ + ulû ‘la migliore in assoluto’ e, la luce migliore in assoluto non può che indicare un tempio al Sole, forse per l’orientamento dell’edificio in direzione dell’astro.

 

nuche [’nuce] s.f. 1 Bot. Noce comune (Juglans regia L.). Frutto e pianta. Prov. A chie prantat nuche no pappat nuche [a kiε ’ꝑranta ’nnuχε no m ’pappa ’nnuχε] Colui che pianta un noce non ne mangerà il frutto. Una nuche in su sacu no fachet sonu. [una ’nuχ i ssu ’šaχu no n ’faχε ’ssonu] Una sola noce nel sacco non fa rumore. Lo stesso detto si trova in forma retrogradata: Una nuche in su sacu / sonu nde (f)achet pacu. [una ’nuχ i ssu ’šaχu – šonu ŋḍε ’aχε ’paχu]  2 s.f. Nozze. Po lu podere juche / in biazzu ‘e nuche (P. Cucca p.81). 3 Tecnol. Parte centrale (mozzo) della ruota del carro a buoi. 4 Anat. Muscolo tracoscio che diventa parte pregiata nella carne bovina e suina. 5 Topon. Sa nuche sicâ [ša ’nuce ši’ca:].  Bot. e Gastron. Nuche muscâ [’nuχε muš’ka:] Noce moscata. <medio assiro nušḫu ‘noce’; lat. nux nucem (OCE, II, p. 489).

 

nudu [’nuᵭu] s.m. 1 Nodo. A minore no ischìo a facher su nudu po prender sas iscarpas [a mi’norε no iš’kio a ’faχεs su ’nuᵭu po ’ꝑrεŋḍε ssaš iš’karpaš] Da piccolo non sapevo fare il nodo per legare le scarpe. L’an presu a nudu mortu [l an ’preš a ’nuᵭu ’mortu] Lo hanno legato con nodo morto. Isprènde.che.li cussu nudu [išprεŋḍεk’keli ’χussu ’nuᵭu] Sciogli quel nodo.  Sin. tulùmba (cfr). 2 Anat. Su nudu (d)e s’ischina: [šu ’nuᵭu ε ss iš’kina] Vertebra. Su nudu de (g)utturu [šu ’nuᵭu ε ’utturu] Il pomo d’Adamo.  Metaf. 1 Groppo. Si mi (f)achet unu nudu in gùtturu: [ši mi ’aχεᵭ unu nuᵭ in ’gutturu] Mi viene un nodo in gola. 2  Contrattura muscolare. 3 Giuntura. Nocca. Nudu (d)e poddiches [’nuᵭu ε ’ꝑoḍḍiχεš] vd nuchèdda.  4 Geol. Pietraia. Cumulo di pietre. 5 compone Topon. Su nudu (d)e s’ammarzu [šu ’nuᵭu ε ss am’mardzu]. Su nudu (d)e Mertzioro [šu ’nuᵭu ε mertsi’oro]. <akk. naqdu ‘che è in difficoltà, ha intoppo’, akk. naquttu ‘difficoltà, necessità, strettezza’ da base akk. naāsu ‘stringere’ > lat. nōdus ‘nodo, viluppo, difficoltà, intoppo, nodo di un ramo, di un’articolazione, giuntura’ (OCE, II, p. 486).

 

nurache [nu’race] s.m. Nuraghe. Archeol. compare in Topon. Su ~. ~ Arvu. ~ sabba noa. ~ Biriculi. ~ su Casteddu. ~ Conca (d)e janas. ~ Golunìe. ~ Isili. ~ Lottoniddo. ~ Luarzu. ~ Mala lavra. ~ Mannu. ~ Muristène. ~ Neulè. ~ Norìolo. ~ Ovéni. ~ Picchìo. ~ Prammasera. ~ Prugatoriu. ~ sa Favorita. ~ (d)e sa (f)icu. ~ (d)e su (g)ortei. ~ sa Pramma. ~ Santu Jorzi~ (d)e Toddeìtto.~ s’Ulumu.  -esu [nura’χešu] agg. relativo alla civiltà nuragica. <sum. nu ‘creatore’ + ra ‘splendente, fulgido’ + gu ‘complesso edilizio, costruzione’ col significato complessivo di ‘casa del fulgido creatore’.

 

Nuracheddu (Su) [šu nura’ceḍḍu] Topon. il nome è dato ad almeno due siti assai lontani fra loro. Su Nuracheddu è un ammasso di pietre sovrastante Funtana Orruos (vd). Su Nuracheddu è un insediamento nuragico posto sopra Su Tiresi e sotto Conca (d)e janas: il confine con il territorio di Galtelli divide di netto il complesso archeologico.

 

Nurachetze [nura’cettse] Topon. compare a pag. 332 del libro Il sistema linguistico della civiltà nuragica II (1995) di R. Sardella come topon. di Dorgali ma non c’è memoria di questo nome di luogo.

 

Nurachi [’nuraci] Topon. Al suo interno si trovano alcune vigne ma, ha rilevanza sul piano geologico per la presenza di unu ingurtidorzu de abba [un ingurti’ᵭordzu ε abba] comunicante sia con le acque de su Anzu, sia con le acque di Pirischè. cfr Maria Ughìa. <base etimologica sembra essere il composto akk. nūru ‘libérer, être libre, libéré, remettre en liberté, remis en liberté / liberare, essere libero, liberato, rimettere in libertà, rimesso in libertà’ + agû ‘vague, raz de marée, inondation / onda, ondata, inondazione’, il composto nūru–agû > nuracu > nurachi significò ‘liberare una ondata’. L’inizio del canale sotterraneo di Nurachi dovrebbe trovarsi sotto Maria Ughìa (‘dominatore del canale’).

 

Nuracoro [nura’coro] micro topon. s’iscaledda (d)e Nuracoro [š iška’lεḍḍa ε nura’χoro] si trova in Pittu (d)e Iscala [’pittu ε iš’kala]. <base etimologica sembra akk. nūru ‘2) la lueur, éclat brillant des roches / 2) il brillare, sprazzo brillante delle rocce’ + sum. kur ‘land / terra, paese’, cfr akk. ḫarṣu ‘luogo delimitato, separato’ > akk. kāru ‘recinto, luogo delimitato’, gr. χώρος ‘spazio di territorio, luogo, tratto’ (OCE, II, p. 322) col significato originario di ‘luogo dello sprazzo brillante delle rocce’.

 

Nurca [’nurka] Topon. Sa (b)adde (d)e sa Nurca [š ’aḍḍ ε ssa ’nurka] Nella zona di Lanaìtto, per salire a Tiscali, si incontra Filichìnzos e, dentro il canyon con pareti precipiti, una piccola valle di circa mezzo ettaro chiamata Sa (b)adde (d)e sa Nurca. Una delle pareti suddette è esposta a E, S-E. <base etimol. è sum. nur ‘luce’ + ki ‘luogo’.

 

nurra [’nurra] s.f. Geol. Cavità. Voragine. Spaccatura verticale profonda nella roccia. A s’antica, male che unu che ndan ghettau in locu (d)e nurra [a ss an’tiχa mal ε kε unu kε ŋḍ an gεt’tau i ’lloχu ε ’nurra] Anticamente molti individui sono stati buttati dentro voragini. Topon. Sa nurra (d)e (G)ustui, [ša ’nurra ε uš’tui]. Sa nurra (d)e Ispinigoli. [ša ’nurra ε išpini’γoli]. <sum. nu ‘creatore’ + ra ‘splendente, fulgido’, è l’antonimo della ‘cavità buia’ della spelonca riprodotta all’interno del nuraghe. Postulando una base etimologica akk. non ci si sposterebbe dal risultato ottenuto: nūru ‘luce del sole’.

 

Nurule [’nurule] Topon. villaggio scomparso ‘i cui ruderi si troverebbero nella zona di Iloghe, contigua a quella di Isalle, e la cui parrocchiale era forse intitolata a San Basilio’ (da – Zirottu G. e Manca G.  – Dorgali nei documenti d’archivio, UNITRE Dorgali 2011, pg. 33, che cita D. Panedda, Il Giudicato di Gallura, Curatorie e centri abitati, Sassari, Dessì, 1978). «abitato scomparso. Detto anche Nuruale. Ubicato in località Santu ’Asile, il paese (bidda) medioevale si aggregò attorno alla chiesa di San Basilio, stando a ciò che scrive F. C. Casula. Invero, il Monte Santu Asile si erge a Sud rispetto a Tinnìas ed alla traversa di Iloghe (Ollai): i ruderi della chiesetta di Santu Asile sono poco discosti dal Monte mentre, su (b)iddazu [šu iḍ’ḍaddzu] di Nurule, sorgeva a N-W della traversa di Iloghe, sul lato sinistro della SS 129 in direzione Galtellì. Appartenne alla curadorìa di Orosei-Galtellì, nel Regno giudicale di Gallura. Terminato questo Stato nel 1288, Nurule fece parte dei territori oltremarini della Repubblica di Pisa. Nel 1324 divenne un paese del regno catalano-aragonese di Sardegna. Nel 1334, a causa della guerra scoppiata tra i Doria sardo-liguri sostenuti dalla Repubblica di Genova e la Corona d’Aragona, il paese ne fu investito. Nel 1350 fu concesso a Bernardo Ladrera, il quale morì nel 1361. Il paese si spopolò dopo il 1358. Le sue chiese storiche, non controllate sul terreno, erano forse intitolate a Sant’Andrea e San Basilio. Appartenevano alla Diocesi di Galtellì che, nel 1138, era suffraganea dell’Archidiocesi di Pisa. (DiStoSa, p. 1081)». vd Iloghe. <per l’etimologia cfr akk. nūru ‘luce del sole’ + suffisso agg.le finale, sia –ule che –ale.

 

Nuschè [nuš’ke] Topon. in regione di Oddoène. S’ (b)adde (d)e Nuschè. [š aḍḍ ε nuš’kε] <base etimologica è akk. nusḫu 2) ‘catégorie de champ / categoria di campo’ ma tale definizione non esprime un significato congruo: il dizionario rinvia, fra l’altro, a nasḫu ‘(plantes) déchiré, arraché, déraciné / (piante) strappata, sradicata, eradicata’ e a nisḫu 2) ‘extraction, l’action d’extraire / estrazione, l’azione di estrarre’, pare di capire che il significato originario del topon. dorg. fosse ‘campo dissodato’.

 

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