Toponimi L

Ll

 

Lacaloe [laka’loe] Topon. confina con Sa Pramma e Predu (d)e ponte. <akk. lakku ‘vaso’ + lu ‘abbondante’, col significato complessivo di ‘vaso dell’abbondanza’.

 

lacana [’lacana] s.f. Confine naturale o artificiale tra terreni comunali o di privati cittadini, spesso formati da corsi d’acqua, da fossati o sbarramenti, più frequentemente da muri a secco. Sa lacana tra Durgali e Baunei est sa codula (d)e Ilùne [ša ’laχana ᵵra ᵭur’gali ε bau’nei εr sa ’χoᵭula ε i’lunε] Il confine tra Dorgali e Baunei è tracciato dal rio Ilùne. Durgali est a lacana chin Orune [dur’gali εšt a ’laχana χin o’runε] Dorgali confina con Orune. > v. allacanare e agg. lacanànte. Limitrofo. Finitimo. Fimmis a una lacana [’fimmiš a una ’laχana] Confinavamo. Eravamo divisi dal confine. Est a lacana chin su (d)e Ulìana [εšt a ’laχana χi ssu ε u’liana] Sta al confine con il territorio di Oliena. Su muru (f)ache(t) lacana [šu ’muru ’aχε ’llaχana] Il confine è delimitato dal muro. Topon. Làcana de: Barisone, Sos benadores, Brocca, Buchiàrta, Cucùttos, Monte Porcarzos, Nuracheddu, Orudé, Sattonìle, Sa Sorichìna, Sa Trèmpa Niedda, Sos Guttùrzos, Sos Mojos, Su Cròpu, Su Listincu, Su Trau, Suttaterra, Toddeìtto. <akk. laḫanu ‘vaso per bere’; gr. lάκκος ‘cavità, fossato, scavo’.

 

ladu [’laᵭu] agg. 1 Piatto. Preda lada [prεᵭa laᵭa] Pietra piatta. >illadiare Appiattire, Schiacciare. 2 Largo. Sa chintorza est meda prus lada (d)e sa (b)entrera [ša χin’tɔrdza εr ’mεᵭa ꝑrur ’laᵭa] La cintola è molto più larga della cintura (vd accessori del costume tradiz. maschile). Grande, enorme. Est proende a gutzos lados [εš pro’εŋḍ a guttsor laᵭoš] Piovono enormi gocce. Brenti-ladu [’brenti ’laᵭu] Dalla pancia enorme. 3 Facile. Semplice. Comprensibile. At un’allega lada chi lu cumprendet chie sisiat [aᵭ un al’lεγa ’laᵭa ki lu χum’prεŋḍε kiε ši’šiaᵭa] Ha un parlare intelligibile comprensibile per chiunque. cfr ladinu. 4 Mus. Ampio. Ponet unu bassu ladu, [’ponεᵭ unu ’bassu ’laᵭu] Ha un basso ampio. 5 Topon. Cùcuru ladu. Preséttu ladu. Serra lada. <vai a ladinu; lat. lātus ‘largo’.

 

Ladus de sole [’laᵭus de ’šole] Topon. Un territorio di diverse decine di ettari nel salto di Iloghe, è posto a W, confina con sa Coilarza de Groppèra a dx e con Trempale. È raggiunto dal sole per tutta la mattina ma, nel pomeriggio il sole riscalda il fianco del rilievo esposto a W, confinante con Abba fritta, Ficu ranchia, Coscòne. <il territorio è diviso in due parti e ciò giustifica una derivazione da sost. ladus ma, si ritiene congrua anche la base etimologica da akk. lâdu ‘se courber / curvarsi’ del sole, nel senso di esposto al tramonto del sole.

 

Lanaìtto [lana’itto] Topon. Badde (d)e Lanaìtto. con apofonia nella pronuncia della vocale finale talvolta [o]>[u] ma la terminazione dorg. per idronimi è sempre -itto (Doritto, Goritto, Toddeitto). Il salto di Lanaitto fece parte dei territori del feudatario fino al 1838: questi riscuotevano i tributi dai pastori dorgalesi. Dal 1845, anno di definizione dei confini comunali, il topon. segna il confine, lacana, fra i territori di Dorgali e Oliena e sul lato Ovest il carsismo produce abbondanti fuoruscite di acqua: –itto suffisso indicante ‘fonti abbondanti di acque’, vd aram. –itza ‘getto d’acqua sorgente’ e fen. y ‘scaturire’. La prima parte del nome (lana-) sembra mancare della sillaba –ca– di lacana.

 

lapiolu [lapi’olu] s.m. Calderone in rame. Paiolo in rame. Recipiente per contenere liquidi. Ch’at antiau su lapiolu a sa tripide [k aᵭ anti’au šu lapi’olu a ssa ’ᵵriꝑiᵭε] Ha sollevato il calderone sul tripode. Topon. Sos Lapiolos. >lapìa + –olu.

 

lavra [’lavra] s.f. 1 Anat. Labbro. Lavra (d)e pittu, Labbro superiore. L. (d)e (f)undu, Labbro inferiore. 2 Geol. Parete di roccia. 3 Poes. Nara, chin boche lena e chin laras tremantes (P. Cucca). >illarioddare (vd) slabbrare. compare in Topon. Nurache (d)e Monte Lavra. <akk. lawû lamû ‘entourer, encercler / circondare, accerchiare’, lābiu ‘che circonda’, ebr. lābaš ‘coprire, avvolgere’ > lat. labrum, -a (OCE, II, p. 444).

 

Legadu [le’gaᵭu] Topon. Su (g)urgu (d)e Legadu [š ’urgu ε le’γaᵭu] ormai all’interno dell’abitato, si trova poco distante da Brandanu, in direzione W verso Mesaustu e Campusantu (b)etzu, vd casa Comotto. <cast. legado ‘legato (lascito, donazione del testatore a titolo particolare’ (Carbonell, p. 887).

 

leone [le’onε] 1 s.m. Zool. Id. Iscorat travuntana su leone / e tucat a su monte Annamaria (G. Mulas, A Annamaria Papa). 2 Antropon. 3 Topon. Nurra de Leone.

 

Lepora [’lepɔra] Topon. Sa Lepora. Riu de sa Lepora. Parallela all’abitato de sa Serra, nell’attuale casa Macciotta sede dell’associazione ‘Le scuole’ esisteva il lebbrosario (sa Lepora) il quale dava nome ad un intero isolato sovrastante il ruscello chiamato riu de sa Lepora, noto ai Dorgalesi come s’istradoneddu, attualmente tombato e convogliato verso il rio su (B)acu.

 

Lessurzu [les’surdzu] 1 Antropon. m. Lussorio. anche Lussurzu. 2 Topon. Santu Lussurzu.

 

Lidedda [li’ᵭeḍḍa] Topon. nel versante di Gonone, sul mare, sotto Margheddìe, nei pressi della grotta di Biddiriscottai. Si nomina così una còdula che giunge al mare. Info: Nanneddu Cambone e Tonino Deplano (24.09.2021). Nella còdula potrebbe trovarsi della correggiola (Polygonum aviculare L.), fitonimo dalle foglie verdi: dai suoi ramoscelli si ricavano dei legacci. <base etimologica sembra il composto sum. li ‘rametto, ramoscello’ + du ‘costruire, fare’ (cfr S. Dedola, Topon., 417). Il fitonimo poté servire come materiale per realizzare manufatti ma più verosimilmente per realizzare cordame. Il suffisso -edda può indicare diminutivo, ricorrente spesso in nomi di erbe e piante: aliderredda, marmaredda, tuppedda (et alia).

 

lidone [li’ᵭone] s.m. Bot. Corbezzolo pianta e frutto (Arbutus unedo L.). L’arbusto abbisogna di terreno drenato e in pendìo per crescere rigoglioso. Su lidone cheret in locu pesau. Ispidos de lidone, Spiedi ricavati dal legno dei polloni di corbezzolo. Linna de lidone, Legno di corbezzolo. Meledda de lidone, Frutto del corbezzolo. È noto perché dai suoi fiori è prodotto il miele amaro. Med. Le radici si utilizzavano in infuso per abbassare la pressione. Gastron. Con i frutti si faceva il binicottu: si facevano fermentare con la cenere (per togliere l’acidità) e quindi si facevano bollire e raffinare. Dalla fermentazione dei frutti (meledda de lidone) si distillava anche l’acquavite. Artig. I fusti dei polloni erano utilizzati per ricavarne spiedi per la cottura degli arrosti. -arzu [liᵭo’nardzu] s.m. Terreno in cui abbondano gli arbusti di corbezzolo. anche Topon. Su Lidonarzu. Su Lidone. <sum. li (ramo, pianta) + dun ‘profitto, abbondanza’.

 

linna [’linna] s.f. 1 Legna. Andat a facher linna [’aŋḍaᵭ a ’faχε ’llinna] Va a fare provvista di legna. Linna (d)e opera [linna ε opεra] Legno per realizzare manufatti. Linna (d)e zamminera. [linna ε dzammi’nεra] Legna da ardere. Linna po brasa, [’linna ꝑo ’braša] Legna per fare brace. Linna po cocher, [’linna ꝑo ’koχε] Legna per cuocere il pane. Linna po carasare [’linna ꝑo χara’šarε] Legna per biscottare il pane. L. bregadìna [’linna breγa’ᵭina] Legna da ardere non ancora completamente secca. Linna candelatta [’linna χaŋḍε’latta] Rami lunghi sottili e dritti come candele. 2 Legno. L. (d)e castanza [linna ε χaš’tandza] Legno di castagno.  Locuz: Linna (d)e aliderru, maridu bellu. L. (d)e chessa, maridu chi pessat. L. (d)e lidone, maridu mandrone. L. (d)e ozastru, maridu mastru. L. (d)e tinniperu, maridu miseru.  Secau in L. (b)ona, Fisico di buona tempra.  Archit. Linna ghiràda [linna i’raᵭa] Rifugio improvvisato per il bestiame costruito appoggiando delle travi ad una parete rocciosa. vd ghiràda.  Topon. Sa linn’urrutta.

 

linnàmmene [lin’nammεnε] s.m. Legname. Topon. Arcu de su Linnammene [’arku ε ssu lin’nammεnε].

 

linu [’linu] s.m. Bot. Lino (Linum usitatissimum) e (Linum bienne Miller). Si coltivava abbondantemente a Dorgali e si lavorava in ogni forma di prodotto: filo per tessuti per diversi manufatti, per estrarne dell’olio. Topon. Arcu de su Linu. [arku ε ssu ’linu]. <sum. li ‘ramo’ + nu ‘tessere’, akk. piššatu ‘1) pommade, onguent, crème (huile) pour oindre, baume / pomata, unguento, crema (olio) per ungere, balsamo’ > ebr. pēšet ‘lino’; > gr. λίνον, lat. linum: sono da correlare ad akk. lipu ‘materia untuosa’ con -n- aggettivante (OCE, II, p. 457).

 

listincu [liš’tinku] s.m. Bot. Lentisco o Lentischio (Pistacia lentiscus). Ozu listincu [’oddzu liš’tinku] Olio di lentischio. anticamente usato per illuminare ma anche per friggere e condire. Andaiammus a fricare listincu: [aŋḍai’ammuš a fri’χarε liš’tinku] Andavamo a raccogliere i frutti del lentischio. il v. fricare era adoperato perché i rami erano tenuti fra le mani che scorrendo (fricare) staccavano le bacche. Topon. Su Listìncu. Làcana su Listìncu. ma soprattutto vd il topon. Oddoàna. <sum. li ‘oil / olio’ + eš ‘tree / albero’ col significato di ‘albero dell’olio’. Il nome sum. si fuse con il nome akk. della pianta: tīnu ‘un cespuglio fruttifero’ + ‘filo’ in stato costrutto tīn-qû ‘pianta di fili’ (S. Dedola, Faeddarzu, p. 805/6) perché utilizzata per manufatti da intreccio; lat. *lentiscus con metatesi? (DES II, p. 24); ma anche il nome scientifico latino Pistacia ha corrispondenza con akk. piššatu ‘1) pommade, onguent, crème (huile) pour oindre, baume / pomata, unguento, crema (olio) per ungere, balsamo’, prodotti che si ricavano dalle bacche del lentischio.

 

Littu [’littu] Topon. a N-E del paese. Fece parte dei terreni del feudatario fino al 1838 essendo ritenuto un intero salto territoriale: l’estensione comprendeva le terre comprese fra l’attuale S.S. 125 e la catena di monti che inizia con Ghirveri, esclusa la strada che dalla S.S. 125 porta a Su Anzu e a Zorza. Il nome ricorre in diverse parti del territorio dorg. Littu. Littu (d)e prèides. Pala de Littu. Lacos de Littu. <akk. letû ‘dividere, separare’ e letû ‘staccato, diviso’ (OCE, II, p. 458); akk. lutû ‘twig / ramoscello’ (R. Sardella SLCN, 1, p. 120); vd anche lutzu.

 

Locu secau [’locu še’cau] Topon. lo costeggia la S.S. 125 nel tratto che va dal bivio di Nuoro fino all’ingresso del paese. Sovrasta S’arenarzu e Oddurue (W) e Sos tusorzos (S), confina con Porcosu, Maria Ughìa. È terreno vulcanico e resta in posizione elevata rispetto ad alcuni dei terreni confinanti. <base etimologica è sum. lug ‘sito di insediamento, posizione’, >lat. locus ‘luogo’ + akk. šēḫū ‘élevé / alto, elevato’.

 

Lodei(s) [lo’ᵭei(s)] Topon. tra Sos trocos e Fruncu (d)e su tabaccu. Secondo alcuni è presente la -s finale mentre per altri no. cfr Ilodei in Orgosolo. <sum. lug ‘luogo, posizione’ + de ‘discernere, spulare, vagliare’ col senso di ‘luogo per vagliare (il frumento)’ + –i di prefisso territoriale.

 

Logheri [lo’geri] Topon. prossimo al territorio comunale di Galtellì, a fianco a Mannolitto sulla riva sinistra del Cedrino. Il nome ha grande diffusione in numerose altre zone della Sardegna, si vd Loceri in Ogliastra, Lokeri a Sedilo (DiStoSa, 857). Questo fa pensare che nascesse come nome di luogo e non già come nome di persona che vive in un territorio. Si tratta di alcune decine di ettari, per lo più pianeggianti, a poca distanza dall’attuale diga sul Cedrino, ospitava una piccola centrale idroelettrica. <sum. lug ‘posizione, luogo’ + erim (cfr akk. uqu) ‘popolazione, gente’. Il topon. si trova nel salto di Iloghe che fu abitato a più riprese anche con insediamenti estesi (villaggio di Serra Orrios, villaggio Muristène, villa di Iloghe), dunque indicava un sito favorevole all’insediamento della popolazione. cfr per contrario Ogostala.

 

longu [’longu] 1 agg. Lungo. Custu est contu longu [’kušt εš ’kontu ’longu] Questa è una storia lunga (Qui si va per le lunghe). Ello custos pilos longos gosi? [’ello ’χuštoš ’pilol ’longor ’goši] Come mai hai i capelli così lunghi? Seca a longu [’šεχ a ’longu] Taglia longitudinalmente. Iron. Anima longa [’anima ’longa] Individuo molto alto. Longu che-i s’annàda mala, [’longu χei š an’naᵭa mala] Lungo come la carestia. No m’imbùches chin custos contos longos tuos [n m im’buχεš kin ’kuštoš ’kontol ’longoš tuoš] Non iniziare a raccontarmi le tue solite storie lunghe. No, gosi est troppu longu, redùi.lu [no – goš εš troppu longu – re’ᵭuilu] No, così è troppo lungo, restringilo (riducilo). Contr. curtzu. >allonghiare e illonghiare. 2 Topon. Monte Longu. <base etimol. akk. alāku ‘andar via, lontano, viaggio’, >lat. longus (OCE, II, p. 459).

 

Lorettu [lo’rettu] Topon. Sa cresia de sa Madonna de Lorettu [ša ’krešia ε ssa ma’ᵭɔnna ε lo’rettu] Chiesa dedicata alla Madonna di Loreto: eretta sotto Gurosài, la sua costruzione non fu mai portata a compimento.

 

Loroddu [lo’roḍḍu] Topon. Poco distante da piazza Sant’Andrea, vi discendono almeno due tràinos dalle terre (poi abitazioni) più a monte e i liquami vi sostavano fino a quando le piogge non trasportavano i liquami più a valle attraverso altri tràinos. <identico etimo di lorodda ‘luogo sudicio’. vd lurinu.

 

Lotticheddos (sos) [lotti’ceḍḍos] Topon. è compreso tra Craru (d)e su Jocu e Nudu (d)e Mertzioro.

 

Lottoni [lot’toni] Topon. nel salto di Isalle. Iscra (d)e Lottoni. <chissà quale paesaggio si presentava agli occhi di coloro che nominarono questo territorio: nei secoli, e fino al 1823, sappiamo che Isalle era una foresta immensa dove si poteva passare ‘da un albero ad un altro senza mai mettere piede a terra’ (A. Ferrero de La Marmora) e quello che si chiama rio Isalle doveva avere una portata d’acqua notevole. Il toponimo Lottoni somiglia troppo a Lugdunum, attuale Lione (OCE, II, p. 459) ed il sema è lo stesso di Lutetia (attuale Parigi) per non vederci una base etimologica akk. luummû ‘fango’ lu ‘terreno paludoso’, trovandosi su un’iscra è naturale, vd dorg. ludu, lat. lŭtum ‘fango, melma’.

 

Lottoniddo [lotto’niḍḍo] Topon. confina con Graddaloi ed ha limite, a sinistra, con il riu Gurpìa. È ricco di monumenti archeologici: Concheddas de ~. Nurache de ~. Tumba de ~. <considerata la particolarità del terreno e la presenza di acqua in superficie, la prima parte del nome di luogo Lottoni– ha identica base etimologica di Lottoni posto in Isalle + akk. idu ‘à côté de / a fianco a’ volendo intendere ‘les alentours, les parages / i dintorni, i paraggi’.

 

lua [’lua] s.f. Bot. 1 Euforbia cespugliosa (Euphorbia characias L.). Med. È pianta tossica e irritante e, in caso di contatto sulle parti più delicate del corpo non bisogna utilizzare acqua. Att.Um. Era utilizzata per avvelenare (luare) le acque nella pesca di frodo. Le parti secche erano usate per accendere (alluchinzare) il fuoco. 2 Lua de monte, Euforbia arborea (Euphorbia dendroides L.). Euforbia di Cupani (Euphorbia Cupanii Guss.). Att.Um. Era utilizzata per avvelenare le acque nella pesca di frodo. Agricol. È infestante dei pascoli e dei terreni buoni. 3 Lua (d)e monte, Titimbalu Euforbia arborea (Euphorbia Dendroides L.). Att.Um. Era utilizzata per avvelenare le acque nella pesca di frodo. Allev. Nonostante la sua tossicità è mangiata dalle capre ma se queste bevono acqua avvelenata con l’euforbia arborea possono morire. Topon. Sa pala (d)e su Titimbalu a Orroùle verso Isalle. Luedda Euforbia calenzuola (Euphorbia Helioscopia L.). Allev. È generalmente rifiutata dal bestiame, a cui provoca, quando ne mangi in quantità, gonfiore ed allora è necessario punghere su bestiammene. -are [lu’arε] v. tr. Avvelenare con il lattice dell’euforbia. per estens. Inquinare con la secrezione dell’euforbia (su latte de sa lùa). -adore [lua’ᵭorε] s.m. Colui che fa uso dell’euforbia per avvelenare (anche metaf.) Inquinatore. -au [lu’au] Part.pass. Avvelenato. Stordito. Intontito. Incapace di capire. Topon. Sas Luas. Su Luarzu. Nurache Su Luarzu. Biddazu de sas Luas. <sum. lu ‘intorbidire acqua’; akk. lu’û ‘marciume, sozzura’; lat. lues ‘liquido velenoso’ (OCE, II, p. 460).

 

Luchiddài [luciḍ’ḍai] Topon. È ai margini del centro abitato, sulla circonvallazione a monte e deve la sua notorietà al monumento archeologico di tipo funerario delle concheddas de janas che vi si trovano, scavate nella roccia calcarea del Monte Bàrdia. <base etimologica sembra il composto akk. ‘laisser, ainsi soit-il / lasciare, così sia’ + kīdu ‘le pays, l’intérieur des terres / il paese, l’interno delle terre’ + suff. territoriale –ai con il significato originario di ‘(luogo in cui) lasciare la terra’.

 

Ludu (d)e Santa Caderìna Topon. Su ~. [šu ’luᵭu ε ’šanta χaᵭe’rina].

 

Lumìna (Sa) [ša lu’mina] Topon. A fianco a Santu Nicola, parallelo a S’Alabarzu.

 

Luppaloi [luppa’loi] Topon. confina con Nùrachi e Càschiri. <sum. lub ‘borsa, sacco di pelle’; akk. luppu ‘un sac en cuir / un otre’ + ‘abbondanza’ col significato complessivo di ‘otre dell’abbondanza’.

 

Lussurza [lus’surdza] Topon. Sa Bobòa de Lussurza. [ša bob’bɔa ε lus’surdza]. <base etimologica sembra akk. lusû ‘grasso’ + urû ‘aromi’ (S. Dedola).

 

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